Pane e Internet sul sito di Brookings
Ultimo aggiornamento: Roberto Zarro - 06/04/2016 alle 18:33
Sul sito di Brookings, no profit statunitense con sede a Washington che da oltre cento anni si occupa di problem solving e innovazione nel campo delle, politiche pubbliche, è stato pubblicato l’articolo “Why the U.S. needs ist own Get Online Week” (trad. it: “Perché gli Stati Uniti hanno bisogno di una propria versione della Get Online Week”).
Nell’articolo, a firma di Stuart N. Brotman, si fa riferimento all’esperienza della Get Online Week, la Settimana Europea per la promozione dell’uso di Internet organizzata da Telecentre Europe con il patrocinio della Commissione Europea, e si sottolinea la necessità di replicare iniziative analoghe anche negli Stati Uniti.
L’autore della riflessione cita anche diverse esperienze nazionali e locali di “declinazione” della GOW, con l’organizzazione di eventi e iniziative. Tra le altre, anche quella di Pane e Internet. A tale riguardo, nella notizia si legge quanto segue:
“In Italia un progetto chiamato Pane e Internet (PEI) ha portato alla creazione di network territoriali finalizzati alla diffusione delle competenze digitali e alla organizzazione di attività di e-inclusion. I network sono coordinati dai Comuni e contemplano la partecipazione di biblioteche, scuole e altre organizzazioni territoriali. Pane e Internet ha organizzato anche eventi di cultura digitale per favorire un approccio sicuro e consapevole a Internet e corsi di alfabetizzazione digitale”.
Sostenendo la necessità di replicare il modello della GOW anche in America, Brotman scrive quanto segue:
“Gli Stati Uniti hanno molto da apprendere dall’esperienza di successo della GOW. Il modo in cui è stata concepita fa sì che possa adattarsi molto bene ai singoli Stati nazionali e alle grandi aree metropolitane. Entrambe le realtà geografiche sono ormai veri e propri laboratori digitali attivi 24 ore su 24. Per questo motivo potrebbe essere utile favorire iniziative di insegnamento e apprendimento collettivo finalizzate alla diffusione delle competenze digitali.
Il modello europeo della GOW si fonda su molte partnership pubblico-privato per l’organizzazione degli eventi. Grazie a ciò, diventa più facile reperire i budget, programmare le attività e misurarne i risultati. Anche su questi aspetti, sarebbe molto importante proporre qualcosa di analogo nel nostro Paese.
Nell’era degli attacchi informatici e del cyberbullismo, una Get Online Week statunitense sarebbe una grande opportunità per alimentare il confronto sulla necessità di accedere a Internet in maniera critica e consapevole. Il digital divide ha sempre meno a che fare con la mancanza di infrastrutture digitali – a questo punto diffuse capillarmente in tutti gli Stati Uniti – e sempre più con i differenti livelli di competenze, abilità e capacità di utilizzare gli strumenti digitali”.